Che cosa è il Buddhismo – Terza Conferenza (14 Ottobre 1951)
La mia esposizione di Che cosa è il Buddhismo non sarebbe completa senza fare riferimento, per quanto brevemente, alla Legge di Genesi Condizionata (Paîicca-samuppªda) e alla Legge delle Relazioni, anche detta Legge di Causa ed Effetto (Paîîhªna).
La legge di Genesi Condizionata
Ricorderete forse che, ricapitolando la mia prima conferenza, feci una breve descrizione di come il Principe Siddhatta, l’eremita itinerante, comprese la verità e divenne un Buddha. Nel caso vi sia sfuggito, vi ripeto quel passo.
Il Principe Siddhattha arrivò al Sammª-sambodhi, la Suprema Illuminazione e divenne il Buddha, il Risvegliato, l’Illuminato, l’Onnisciente. Egli fu risvegliato in modo tale che tutti gli altri al suo confronto parevano immersi in un sonno profondo. Egli era illuminato in modo tale che tutti gli altri al suo confronto, parevano brancolare nel buio senza direzione. Egli aveva compreso in modo tale che tutti gli altri parevano al suo confronto immersi in totale ignoranza.
Non c’è dubbio che tutte le religioni affermano di indicare la strada che porta alla Verità. Nel Buddhismo, fino a che uno non ha compreso realmente la verità (vale a dire le Quattro Nobili Verità), questi si trova in uno stato di ignoranza. è questa ignoranza (Avijjª) che è responsabile della produzione delle energie mentali (Saókhªra) che regolano il flusso vitale o coscienza (Viññªôa) in tutti gli esseri viventi. Nel momento in cui il flusso vitale si insedia in una nuova esistenza, mente e materia (Nªma e Rûpa) appaiono automaticamente e correlativamente. Questi a loro volta si sviluppano fino a formare un veicolo o corpo con basi sensoriali (Salªyatana). Queste basi sensoriali fanno sorgere il contatto (Phassa) e il contatto di queste basi sensoriali con gli oggetti di senso fa sorgere le impressioni sensoriali (Vedanª), che hanno l’effetto di far nascere il desiderio (Taôhª), che è seguito a ruota dall’attaccamento al desiderio (Upªdªna). è questo attaccamento, questo aggrapparsi ai desideri, la causa del divenire (Bhava), o in altre parole dell’esistenza a cui è inerente la nascita (Jªti), la vecchiaia, le malattie, la morte, l’ansietà, l’angoscia, il dolore etc. (Jarª-maraôa etc ), tutti stati che denotano la sofferenza. In questo modo il Buddha risalì all’ignoranza come origine della sofferenza.
Il Buddha disse:
L’ignoranza è l’origine delle energie mentali;
Le energie mentali sono l’origine del flusso vitale;
Il processo vitale, l’origine di mente e materia;
Mente e materia, l’origine delle basi dei sensi
Le basi dei sensi, l’origine del contatto;
Il contatto,l’origine delle impressioni dei sensi;
Le impressioni dei sensi, l’origine del desiderio;
Il desiderio,l’origine dell’attaccamento
L’attaccamentò l’origine del divenire (la nuova esistenza)
Il divenire è l’origine della nascita;
La nascita è l’origine della vecchiaia, della malattia, dell’ansietà, dell’angoscia, del dolore (e tutti questi non sono che sofferenza). Questa catena di causazione è chiamata Legge della Genesi Condizionata e la causa che sta alla radice di tutte queste è quindi avijjª, l’ignoranza, vale a dire l’ignoranza (non conoscenza) della Verità. è vero che, superficialmente, il desiderare è l’origine della sofferenza. Ciò è molto semplice. Quando si vuole qualcosa, è stimolato il desiderio. Si deve lavorare per ottenere ciò che si vuole o soffrire. Ma questo non è tutto. Il Buddha disse: I cinque aggregati, che non sono altro che mente e materia, sono anch’essi sofferenza. Nel Buddhismo la Verità della Sofferenza è compresa completamente solo quando si arriva a vedere mente e materia come sono realmente (sia internamente che esternamente) e non come sembrano essere.
La Verità della Sofferenza è quindi qualcosa che deve essere sperimentata (personalmente) prima di poter essere capita. Per esempio, tutti noi sappiamo tramite la scienza che tutto ciò che esiste non è altro che una vibrazione causata dal movimento vorticoso di un numero infinito di particelle subatomiche, ma quanti di noi riescono a credere veramente che il nostro stesso corpo è soggetto alla medesima Legge? Perchè allora non provare a percepire le cose come realmente sono, per quanto riguarda voi stessi? Per questo scopo è necessario andare oltre i propri condizionamenti fisici. Si deve sviluppare un’energia mentale abbastanza potente da vedere le cose nel loro vero stato. Con l’aiuto di un potere mentale ben sviluppato, si può andare al di là delle apparenze, e vedere di più di quello che è possibile con l’aiuto dei più moderni strumenti scientifici. Se ciò è vero, perchè non vedere esattamente cosa sta accadendo all’interno di noi stessi, gli atomi, gli elettroni, tutti in rapido mutamento e allo stesso tempo senza una fine? Naturalmente ciò non è per niente facile. Questo è un estratto del diario di uno dei miei studenti, che vi dara’ un’idea di cosa sia la Sofferenza
Interiore:
21/8/51. Appena cominciai a meditare, mi sentii come se qualcuno stesse facendo un buco nella mia testa ed ebbi la sensazione di un brulicare di formiche su tutta la testa. Volevo grattarmi, ma il maestro me lo proibì. Entro un’ora vidi un raggio brillante di luce blu, con sfumature viola, entrare gradualmente nel mio corpo. Disteso nella mia stanza continuamente per tre ore, persi quasi i sensi e sentii uno shock tremendo nel corpo. Ero quasi spaventato, ma il Maestro mi incoraggiò a continuare. Sentii il mio intero corpo riscaldarsi ed ebbi anche la sensazione di un ago elettronico che penetrava in tutte le parti del corpo. 22/8/51. Anche oggi ho meditato disteso per quasi tre ore. Ho avuto la sensazione che il mio corpo fosse completamente in fiamme e ho visto scintille di luce blu e viola che si muovevano dalla testa ai piedi. Allora il Maestro mi disse che il continuo mutamento nel corpo è anicca (impermanenza) e il dolore e la sofferenza che seguono sono dukkha, e che si deve arrivare ad uno stato al di là del dukkha o Sofferenza. 23/8/51 Il Maestro mi istruì di concentrare la mia attenzione sul petto senza la radiazione di luce e aggiunse che stavamo per raggiungere lo stadio di filosofia del nostro corpo. Seguii le istruzioni ed arrivai alla conclusione che il nostro corpo è pieno di Sofferenza.
In realtà, questa Sofferenza Interiore è la conseguenza della vivida sensazione di vibrazione, radiazione e attrito delle unità atomiche, sperimentata attraverso un processo di meditazione introspettiva chiamato Vipassanª, con l’aiuto della potente lente del Samªdhi – concentrazione. Non conoscere questa Verità è senza dubbio ignoranza. Conoscere questa Verità come Realtà Ultima significa la distruzione della causa alla radice della sofferenza, vale a dire l’ignoranza e tutti gli anelli nella catena di causazione che culmina in ciò che noi chiamiamo vita, con le sue inerenti caratteristiche di vecchiaia, malattie, ansietà, angoscia, dolore etc. Ciò che vi ho esposto riguarda la Legge di Genesi Condizionata e la causa alla radice della sofferenza. La Legge di Causa ed Effetto.
Passiamo ora l’attenzione alla Legge di Causa ed Effetto esposta dal Buddha nella Legge di Paîîhªna nell’Abhidhamma Piîaka. Nel corso dello studio analitico di questa Legge, quando il Buddha restò in continua meditazione per 49 giorni, successivamente alla sua Illuminazione, dalla sua persona si emanarono raggi di sei colori. Abbiamo cinque volumi di circa 500 pagine ciascuno in Pªli su questo argomento molto delicato. Io vi darò qui solo un’idea di questa Legge. Ci sono 24 tipi di relazioni su cui si basano i principii fondamentali della legge di Causa ed Effetto nel Buddhismo. Essi sono:
1. Condizione Hetu
2. Oggetto Årammaôa
3. Dominio Adhipati
4. Vicinanza Anantara
5. Vicinanza Immediata Samanantara
6. Coesistenza Sahajªta
7. Reciprocità Aññªmañña
8. Dipendenza Nissaya
9. Condizione Sufficiente Upanissaya
10. Antecedenza Purejªta
11. Conseguenza Pacchªjªta
12. Successione Åsevana
13. Azione Kamma
14. Effetto Vipªka
15. Sostegno Åhªra
16. Controllo Indriya
17. Estasi Jhªna
18. Mezzo Magga
19. Associazione Sampayutta
20. Dissociazione Vippayutta
21. Presenza Atthi
22. Assenza Natthi
23. Sospensione Vigata
24. Continuazione Avigata
Vi spiegherò ora la correlazione tra Hetu (condizione) e Kamma (azione) e l’effetto prodotto dalle loro cause, secondo la mia comprensione. Hetu è la condizione della mente in un momento cosciente di ogni Kamma (azione) fisico, verbale o mentale. Ogni Kamma quindi produce una condizione della mente che è morale, immorale o neutra. Questo è ciòche nel Buddhismo noi chiamiamo Kusala Dhamma, Akusala Dhamma e Abyªkata Dhamma. Questi Dhamma sono solo energie, energie mentali, che collettivamente creano l’Universo delle Forze Mentali, come vi ho spiegato in precedenza. Le Energie Morali (Kusala) sono energie positive generate da Kamma (azioni, parole e pensieri) motivati da atti positivi quali l’offerta di elemosine, il lavoro per il benessere altrui, la devozione, la purificazione della mente eccetera.
Le Energie Immorali (Akusala) sono energie negative generate da Kamma (azione, parole e pensieri) motivati da desiderio, avidità, lussuria, ira, odio, insoddisfazione, illusione eccetera. Le Energie Neutre (Abyªkata) non sono nè morali nè immorali. Questo è il caso, per esempio, di un Arahat, che ha eliminato ogni traccia di ignoranza (avijjª). Nel caso di un Arahat, il contatto (phassa) con gli oggetti dei sensi non produce alcuna reazione alle impressioni dei sensi, così come non è possibile produrre un’impressione sull’acqua corrente che è in continuo cambiamento. Per lui, l’intera struttura del corpo non è altro che una massa in continuo mutamento e ogni impressione ricevuta dal corpo scorre automaticamente con la massa. Mettiamo adesso in relazione le energie morali e immorali generate dalle varie azioni con i diversi piani di esistenza. A questo proposito dividerò i piani di esistenza come segue:
(1) I Piani di Arûpa e Rûpa Brahmª. Questi piani di esistenza sono al di là del dominio della sensualità. Amore Supremo, Compassione Suprema, Suprema Gioia per il successo altrui e Suprema Equanimità di mente sono le quattro qualità mentali che generano energie mentali che sono trascendentalmente pure, brillanti ed estremamente piacevoli, fresche e leggere. Queste energie trovano posto nei più alti piani di esistenza. Questo è il motivo per cui in questi piani la materia è estremamente sottile e non esiste altro che splendente luminosità e i corpi dei Brahmª non possono essere identificati con la materia ma solamente con radiazione e luminosità.
(2) I Piani della Sensualità comprendono:
(i) I Piani degli Esseri Celesti
(ii) Il Piano del mondo umano
(iii) I Piani delle forme inferiori di esistenza
I Piani degli Esseri Celesti. Tutte le azione buone e meritorie dei tre tipi (fisico, verbale e mentale), che sono contaminate da una traccia di desiderio per un futuro benessere, creano energie mentali che sono molto pure, luminose, piacevoli e leggere. Queste energie si stabiliscono nei piani più alti degli esseri celesti, dove la materia è sottile, luminosa, piacevole e leggera. Questi esseri celesti quindi hanno corpi astrali che, a seconda del piano a cui appartengono, sono più o meno sottili, più o meno luminosi e di diverso colore. Generalmente gli esseri celesti vivono in uno stato di beatitudine paradisiaca fino a che le loro energie mentali sono state consumate, dopo di che essi ritornano ai piani di esistenza inferiori.
Passerò ora ai piani delle forme inferiori di esistenza e tratteròil piano del mondo umano per ultimo. I Piani delle Forme Inferiori di Esistenza. Tutte le azioni cattive, maligne e immeritorie dei tre tipi (fisico, verbale e mentale) creano energie mentali che per natura sono impure, oscure, brucianti, pesanti e dure. Le più impure, oscure, brucianti, pesanti e dure di queste energie mentali si dovrebbero collocare quindi nell’Inferno, il più basso dei piani di esistenza. In tutti questi piani la materia deve per forza essere dura, grezza, ripugnante e scottante. Il mondo umano si trova direttamente al di sopra di questa concentrazione di forze, che sono designate al consumo da parte di quegli esseri destinati a forme di esistenza inferiori. Questi esseri, ad eccezione di quelli nel mondo animale, sono invisibili all’occhio umano normale, e visibili solo per coloro che hanno sviluppato poteri superiori di Samªdhi e, attraverso di essi, l’Occhio Divino. In questi piani è predominante il dolore sia fisico che mentale. è l’opposto di ciò che avviene nei piani degli esseri celesti.
Il Mondo Umano. Parliamo ora del mondo umano. Esso è situato a metà strada tra paradiso e inferno. Noi proviamo una combinazione tra piacere e dolore, in varie gradazioni, a seconda del nostro Kamma passato. Da qui è possibile per noi, sviluppando le nostre capacità mentali, avvicinare le nostre energie mentali che si trovano nei piani superiori. E da qui è anche possibile scendere ai massimi livelli di depravazione e sintonizzarsi con le energie dei piani inferiori. Non esiste la stabilità presente negli altri piani di esistenza. è possibile che un santo oggi diventi un delinquente in futuro. Un ricco oggi può diventare presto povero. Le vicissitudini della vita sono molto evidenti. Non c’e uomo, famiglia, comunità o nazione che sia stabile. Tutti sono soggetti alla Legge del Kamma.
Siccome questo Kamma ha origine nella mente, che è in costante mutamento, anche gli effetti del Kamma devono per forza cambiare continuamente. è la condizione di queste energie mentali impure che sono sommerse nella Terra al di sotto dei nostri piedi che causa l’esistenza della legge di Gravità. Fino a che l’uomo ha dentro di sè le inerenti impurità che all’apparenza esistono, sarà soggetto a questa attrazione gravitazionale e se, al momento della morte, nell’ultimo momento della sua vita, il suo atteggiamento mentale è indirizzato verso le energie mentali di un piano di esistenza inferiore, la sua esistenza successiva avrà luogo automaticamente in quel piano, come per ripagare, si può dire, il suo debito di energie mentali di quel piano. Invece, se al momento della morte il suo atteggiamento mentale è associato con le forze del mondo umano, la sua esistenza successiva potrà essere ancora sul piano umano. Se invece il suo atteggiamento mentale al momento della morte è associato al ricordo delle sue buone azioni, la sua esistenza successiva sarà probabilmente nel mondo celestiale, per godere del credito delle sue energie mentali di quel piano. Si raggiungono i piani dei Brahmª se, al momento della morte, la mente non contiene tracce di sensualità, ma è pura e tranquilla. Questo è il modo in cui il Kamma fa la sua parte, con precisione matematica.
Questi sono gli insegnamenti essenziali del Buddha. Il tipo di impatto che questi insegnamenti possono avere sull’individuo, dipende da come uno li accetta. E lo stesso vale per la famiglia, le comunità e la gente nel suo insieme. Esistono Buddhisti che praticano e Buddhisti che lo sono per fede. E c’è anche un’altra classe di Buddhisti, che sono etichettati Buddhisti per nascita. Solo i Buddhisti che praticano possono conseguire un cambiamento del loro atteggiamento mentale e del loro modo di vedere le cose. Anche se osservano solo i cinque precetti. Essi seguono gli Insegnamenti del Buddha. Se tutti i Buddhisti della Birmania facessero ciò, non ci sarebbero queste continue lotte interne come abbiamo in questo momento in Birmania. Ma c’è un ulteriore fattore di disturbo, le necessità materiali del corpo. Uno deve avere almeno il minimo necessario per vivere. La vita è la cosa piu’ preziosa che una persona può avere. Esiste quindi per l’uomo una tendenza a venir meno alle regole di disciplina, religiose o statali, per salvaguardare se stesso o coloro che dipendono da lui.
La cosa più essenziale è la produzione di forze mentali pure e buone, per combattere le forze mentali impure che dominano l’umanità. Questo non è per niente facile. Non ci si può elevare ad un livello di purezza mentale senza l’aiuto di un maestro.. Se desideriamo avere un potere effettivo per combattere queste forze, dobbiamo lavorare seguendo il Dhamma. La scienza moderna ha creato un prodotto il cui valore è discutibile, la bomba atomica, che è allo stesso tempo il più splendido e il più terrificante prodotto dell’intelligenza umana. Ma l’uomo sta utilizzando la sua intelligenza nel modo giusto? Secondo lo spirito del Buddhismo, sta creando forze mentali buone o cattive? è la nostra volontà che decide come e verso quale obiettivo usiamo la nostra intelligenza. Invece di usare la nostra intelligenza solo per la conquista dell’energia atomica nella materia, perchè non usarla anche per la conquista dell’energia atomica dentro di noi. Questo ci porterà la Pace Interiore e ci renderà capaci di condividerla con tutti gli altri. Di conseguenza irradieremo energie mentali così potenti e pure che riusciranno a combattere con successo le forze maligne che sono tutto intorno. Come la luce di una singola candela ha il potere di dissipare l’oscurità in una stanza, così la luce sviluppata da un solo individuo può aiutare a dissipare l’oscurità in molti altri.
Immaginare che si possa fare del bene tramite ciò che è male è un’illusione, un incubo. Un esempio di questo è la Corea. Dopo la perdita di oltre un milione di vite umane, siamo più vicini o più lontani dalla pace? Questa è la lezione che abbiamo imparato. Un cambiamento nell’atteggiamento dell’umanità attraverso la religione è l’unica soluzione. Quello che è necessario in questo momento è il dominio sulla mente e non solo il dominio sulla materia.
Nel Buddhismo facciamo una distinzione fra Loka Dhªtu e Dhamma Dhªtu. Per Dhªtu si intendono gli elementi naturali o energie. Perciò Loka Dhªtu è la materia (con i suoi elementi naturali) all’interno del piano fisico. Dhamma Dhªtu comprende invece la mente, le proprietà mentali e alcuni aspetti degli elementi naturali che non si trovano sul piano fisico ma su quello mentale. La scienza moderna si occupa di quel che chiamiamo Loka Dhªtu, che è solo una base per Dhamma Dhªtu sul piano mentale. Ancora un gradino e arriviamo al piano mentale, non tramite la scienza moderna, ma tramite la conoscenza in pratica del Buddha-Dhamma. H.A. Overstreet, autore di The Mature Mind, (W.W. Norton, New York), è ottimista per quanto riguarda quello che aspetta le menti mature. Egli scrive: La conoscenza caratteristica del nostro secolo è psicologica. Anche le più clamorose scoperte nel campo della fisica e della chimica sono principalmente l’applicazione di metodi di ricerca già conosciuti. Ma l’atteggiamento verso la natura umana e l’esperienza umana che si è sviluppato in questi tempi è nuovo. Questo atteggiamento non si sarebbe potuto manifestare prima d’ora. C’è voluto un lungo periodo di preparazione prima del suo avvento. Era necessario che la fisiologia fosse una scienza già sviluppata, perchè la persona psicologica è anche fisiologica. La sua mente, tra le altre cose, è materia fatta di tessuto cerebrale, di nervi, di ghiandole, di organi di tatto, odorato e vista. Fino a circa settanta anni fa la fisiologia non era sufficientemente sviluppata da rendere possibile la ricerca psico-fisica, come nei laboratori del famoso psicologo tedesco William Wundt. Ma prima della fisiologia c’era bisogno che si sviluppasse un’altra scienza, la biologia. Siccome il cervello, i nervi, le ghiandole e il resto sono tutti dipendenti da altri processi, la scienza delle cellule viventi doveva maturare prima che la fisiologia potesse emergere. E prima della biologia doveva esserci la chimica; e prima della chimica la fisica; e prima della fisica, la matematica. Perciò questa lunga preparazione è cominciata secoli fa. Per cui si può dire che esiste un orologio della scienza. Ogni scienza deve aspettare che scocchi la sua ora. Oggi, finalmente, l’orologio della scienza ha suonato l’ora della psicologia e un nuovo illuminismo sta nascendo. A dire il vero, gli interessi che questa nuova scienza esplora sono in essenza antichi, ma la precisione della ricerca è nuova. C’è, in poche parole, una specie di logica ferrea che controlla. Ogni scienza deve attendere fino a che la scienza precedente ha fornito i dati e gli strumenti di cui ha bisogno per sviluppare la precisione che essa necessita. L’orologio della scienza ha suonato un’ora nuova, una nuova visione comincia a essere al nostro servizio.
Vorrei dire che il Buddha-Dhamma dovrebbere essere studiato da tutti, per una nuova comprensione delle realtà della natura umana. Nel Buddhismo abbiamo la cura per tutte le malattie della mente che affliggono l’umanità. Sono le cattive energie della mente (presenti e passate) che sono responsabili della situazione in cui si trova il mondo. Solo ispirando un forte senso di Buddhismo nelle menti della gente siamo riusciti a superare i giorni della crisi in Birmania due anni fa. Oggigiorno, l’insoddisfazione è quasi dappertutto. L’insoddisfazione crea cattivi sentimenti. I cattivi sentimenti creano l’odio. L’odio crea l’inimicizia. L’inimicizia crea la guerra. La guerra crea i nemici. I nemici creano la guerra e così via. Sta diventando un circolo vizioso. Perchè? Sicuramente perchè manca un giusto controllo della mente.
Che cos’è l’uomo? Dopotutto, l’uomo è la personificazione delle energie mentali. La materia non è altro che forze mentali materializzate, il risultato della reazione delle forze morali (positive) e delle forze immorali (negative). Il Buddha ha detto: Cittena niyyati loko Il Mondo è fatto di mente. La mente, dunque, predomina su tutto. Studiamo quindi la mente e le sue caratteristiche peculiari per risolvere i problemi che confrontano l’umanità.
Il campo della ricerca pratica nel Buddhismo è molto vasto. I Buddhisti della Birmania saranno sempre lieti di accogliere chiunque desideri beneficiare della loro esperienza. Signore e signori, ho cercato di offrirvi il meglio di quello che io so sul Buddhismo. Sarò felice di fornire a chiunque sia interessato ulteriori spiegazioni su qualsiasi punto. Vi ringrazio per la vostra cortese partecipazione e per l’interesse che avete mostrato per le mie conferenze. Vorrei ringraziare di nuovo il clero della chiesa che ci ha così gentilmente ospitato Pace a tutti gli esseri.
U.B.K. – Che cosa è il Buddhismo 1 U.B.K. – Che cosa è il Buddhismo 2