Come si svolge un ritiro residenziale

Raccomandiamo, per ottenere il massimo beneficio da questi 10 giorni, di rivolgerci completamente all’applicazione della tecnica, ignorando le distrazioni o i piccoli inconvenienti, lavorando con la nostra mente completamente rivolta all’interno.
Faremo in modo che le nostre azioni non disturbino gli altri ed ignoreremo le eventuali distrazioni causate dagli altri.

Dieci giorni sono considerati il tempo necessario e sufficiente per sviluppare un iniziale grado di concentrazione e cominciare a comprendere attraverso l’esperienza le implicazioni potentemente rigenerative della tecnica.

Nel primo incontro i partecipanti prendono degli impegni formali – che valgono per la durata del ritiro – e che vincolano ad un comportamento che faccia sentire tutti in un ambiente protetto che permetta il lavoro introspettivo del ritiro senza distrazioni.
Come previsto dal Bhudda solo la pratica della moralità permette lo sviluppo della concentrazione necessaria all’applicazione a Vipassana.

Le formalità sono le seguenti:

  1. La presa dei 3 rifugi
  2. I 5 precetti o voti
  3. L’aprirsi all’insegnamento
  4. La richiesta che l’insegnamento venga dato

Nei primi 3 giorni ci eserciteremo ad una sempre più profonda osservazione delle sensazioni connesse al processo di inspirazione ed espirazione, focalizzando l’attenzione sul punto di contatto dell’aria all’ingresso delle narici  (Anapanasati).

Nei 7 giorni successivi utilizzeremo il grado di concentrazione mentale così raggiunto per penetrare progressivamente nel nostro corpo-mente, sviluppando, attraverso l’esperienza diretta, una più profonda comprensione della realtà (Vipassana).

O R A R I O

L’orario delle pratiche di meditazione comprende un risveglio piuttosto mattutino, circa alle h.4.30, e poi l’alternarsi di ore di pratica e fasi di riposo per tutta la giornata fino alle h. 20.30. A quell’ora è consigliato andare a letto.