Il sito “vipassanaitalia.it” è online …

Cari amici nel Dhamma,

da Settembre 2013, la Associazione IMC Italia è stata chiusa chiusa secondo quanto suggerito da John Coleman stesso prima di lasciarci. Questa decisione è stata presa per permettere ad ogni insegnante da lui autorizzato, di diffondere Il Dhamma secondo la sensibilità e la specificità di ogni insegnante.

Al suo posto ho aperto questo sito e la nuova Associazione Centro Ricerca Visione Profonda.

Ringrazio per l’opportunità che mi viene data di condividere con tutti gli Studenti i contenuti di Dhamma che  in base alla mia esperienza personale, scopro di volta in volta  essere per me stesso  fonte di crescita e liberazione. E’ per me stimolante e so dal mio interno che è cosa buona.

Insegnare per me significa condividere la mia esperienza diretta del “Cammino” e non tanto la dottrina formale secondo lo stile di John Coleman. Ciò mi spinge ad essere autentico nella esperienza e nel comunicarla. Il coltivarla mi mantiene vivo nella sete di crescere nel Sentiero inesauribile del Dhamma.

Per questo ringrazio o meglio, come diceva Mr. Coleman alla fine dei ritiri, vi ringrazio di avervi potuto servire”.

Tutto è condizionato da condizioni precedenti che a loro volta sono condizionate e così via. Il Dhamma vuole che la consapevolezza abbia come sua condizione precedente la consapevolezza stessa.

Quello che di cui c’è bisogno è una consapevolezza totale ed equilibrata che sia radicata nel bene e  che faccia stare bene. E’ necessaria una consapevolezza “sopramondana” oltre a quella mondana per essere essere felici in entrambi i mondi secondo le leggi del Dhamma.

Scopo del sito, è sia quello di comunicare su una piattaforma come Internet, il calendario dei ritiri e della pratica, sia quello di fare girare suggerimenti su libri, articoli o discorsi che aiutino a riconoscere la Verità dentro se stessi in modo da riuscire a dare valore alla pratica ed alla saggezza che si acquisisce ma mano che si procede nel sentiero del Buddha in modo autentico, senza gli squilibri del falso senso di “se”.

Ancora grazie,

Edoardo Parisi    (Maroggia, 20 luglio 2013)