Di seguito, alcune lettere molto significative che U Ba Khin scrisse ed in particolare quelle inviate nella primavera del 1969, di cui riporterò la traduzione di alcuni brani.
LETTERA: Un Maestro Premuroso
In occasione del Nuovo Anno Birmano 1331- che inizia oggi, ti mando i miei Auguri e le mie Benedizioni, dividendo con te tutti i meriti frutto delle mie buone azioni passate. Ti prego di accettarli. Che questo messaggio sia fonte di ispirazione per te che ti stai sforzando di raggiungere la meta di Nibbana attraverso il veicolo della meditazione Vipassana. Tu sei sempre sotto la mia guida e controllo a distanza. Ba Khin.
Oltre all’affetto dell’Insegnante verso lo studente, compare in questa lettera un primo accenno ad una tecnica di lavoro che Sayagyi U Ba Khin aveva potuto sviluppare in virtù dell’alto grado di sviluppo da lui raggiunto.
Nella lettera subito successiva, Sayagyi U Ba Khin autorizza in modo formale all’insegnamento della meditazione Vipassana sei laici, tra cui John Coleman. In questa lettera sono contenute importanti indicazioni riguardanti la trasmissione dell’insegnamento meditativo da Sayagyi ai suoi studenti.
LETTERA : Un Maestro a Distanza
INTERNATIONAL MEDITATION CENTER 31 A, INYA MYA ING ROAD UNIVERSITY POST OFFICE RANGOON Presidente : Thray Sithu U Ba Khin Datato 23 Aprile 1969. I miei recenti esperimenti su corsi di Meditazione Buddista fatti con studenti fuori dalla Birmania, attraverso il controllo a distanza, sono stati abbastanza soddisfacenti e per la maggior parte incoraggianti. Le mie possibilità di andare all’estero per insegnare Meditazione Buddista continuano ad essere assai remote. Così ho deciso di condurre corsi di Meditazione attraverso il controllo a distanza per coloro che hanno studiato con me a Rangoon e che sono desiderosi di fare corsi di perfezionamento; ciò può essere organizzato nelle loro case in una stanza riservata alla Meditazione.
Ho anche deciso di dare ai seguenti discepoli l’autorizzazione necessaria a condurre per mio conto corsi di Meditazione Buddista (Anapana e Vipassana) per nuovi studenti interessati alla meditazione, appena avrò verificato la loro competenza attraverso i corsi di approfondimento: Dr. L. E.W. – Washington D.C. – U.S.A. / Mr. R. H. H. – California – U.S.A. / Mrs. R. D. – California – U.S.A. / Mrs. F. L. – British Columbia – Canada / Mr. John E.Coleman – Berkshire – UK / Mr. J.V. A. – Holland
*(I nomi e gli indirizzi completi sono stati omessi per ovvie ragioni di privacy);
Ci sarà tutti i giorni una regolare trasmissione delle mie onde-pensiero caricate di Nibbana Dhatu tra le ore 07.30 e le ore 08.30 e poi tra le ore 20.00 e le ore 21.00 (tempo standard Birmano), e durante questo periodo di tempo voi potrete con molta facilità “sintonizzarvi” con la sala/tempio dell’I.M.C. di Rangoon, in Birmania.
….E’ proprio come il mondo delle onde radio. Come una radio ricevente deve essere abbastanza potente per potersi sintonizzare sulle trasmissioni di una particolare stazione emittente posta a grande distanza, allo stesso modo il vostro potere di ricezione attraverso Anicca deve essere abbastanza buono da permettervi di “sintonizzarvi” con la trasmissione dalla mia sala/tempio, verso la quale deve essere rivolta la vostra attenzione….
LETTERA: Un Maestro nel Presente
Contemporaneamente Sayagyi inviava a John Coleman un’altra lettera, più personale, nella quale, oltre a rafforzare la prescrizione di mantenersi “sintonizzato” con la sala dove lui meditava, diceva anche:
L’ambizione della mia vita è stata quella di insegnare il Dhamma in Occidente. Dopo 30 anni di lavoro di ricerca e prove, con successi e fallimenti, ho raggiunto lo stadio nel quale posso considerarmi ben pronto ad insegnare il Buddha Dhamma in pratica alla gente del mondo interessata a lavorare per la meta del Buddismo.
Ho tentato fin dal 1966 di ottenere un Passaporto per andare all’estero allo scopo di realizzare questo proposito, ma senza successo. …Adesso ho 71 anni, e la mia salute durante lo scorso anno non è stata buona. …Avrai notato che sei stato selezionato per dare il Dhamma (Anapana/Vipassana) per mio conto a nuovi studenti, dopo un corso di perfezionamento e avendo ricevuto la mia autorizzazione in un corso appropriato.
Dal momento che sei autorizzato a fare le mie veci nell’insegnamento del Dhamma, devi essere attento nel selezionare il primo gruppo di studenti…. …E’ essenziale che tu, prima di iniziare a insegnare il Dhamma, ti sintonizzi su di me, nella sala/tempio del Centro, alle ore prestabilite delle 08.00 di mattina e delle 20.00 di sera (Tempo di Birmania), e poi che tu divida con i tuoi studenti ciò che hai raccolto, così che anch’essi possano raggiungere il rifugio di Nibbana Datu, in accordo alla “Teoria del Trasformatore”… Io credo nel lento ampliarsi del cerchio a partire dal perno centrale.
Non aver fretta ad abbracciare nell’insegnamento molte persone, con il rischio che ciò generi inclinazione verso la popolarità, il potere o il denaro. Tu devi lavorare al limite delle tue capacità per evitare tutto questo. Il numero degli studenti si moltiplicherà da solo se tu sarai capace di aiutarli ad apprezzare il purificante flusso di Anicca… Ai Suoi giorni, Buddha non fu mai preoccupato dai soldi o dalle necessità.
Buddha portò avanti il Suo lavoro sulle basi di “come è dove è”, senza preoccuparsi di cos’era accaduto in passato o cosa sarebbe accaduto nel momento successivo. Io ho cercato di seguire i Suoi principi il più possibile, e spero che coloro che devono rappresentarmi seguano il mio esempio, così da non essere intrappolati tra le maglie della rete di Mara … così è importante che tu, per prima cosa sviluppi te stesso in modo da essere in una posizione idonea e forte a sufficienza da poter insegnare il Dhamma a chiunque sia interessato…
U Ba-Khin In questa lettera, oltre a confermare a John Coleman la sua autorizzazione all’insegnamento, Sayagyi U Ba- Khin riprende ancora il tema della comunicazione a distanza con i suoi discepoli. Richiama inoltre l’attenzione del suo discepolo su di un aspetto generale dell’insegnamento del Dhamma che gli stava molto a cuore, e cioè l’attenzione che deve avere l’Insegnante all’evitare il nascere di sentimenti, per quanto sottili, di vanità o interesse.