Cari amici nel Dhamma,
Un corso è l’occasione per riscoprire, come ogni volta d’altronde, la bellezza di provare una profonda intimità con sé stessi, dove c’è il puro sperimentare in atto del “semplicemente essere” e “essere consapevoli”, non mediato dai contenuti del pensiero.
Questo esperienza diretta e nell’istante, di chi siamo veramente e il prenderne consapevolmente coscienza, porta, senza ombra di dubbio, a una trasformazione profonda in direzione del supremo benessere e libertà, nostra e degli altri. Per avere pace sulla terra, diventa sempre più urgente instaurare in noi stessi la Vipassana (Visione Profonda) che noi non siamo questa macchina psicobiologica (corpo-mente) con la quale ci viene invece spontaneo identificarci, visto che è attraverso di essa che percepiamo il nostro privato mondo fisico e “affettivo”.
È necessario scoprire direttamente che il nostro “io reale” è invece quel qualche cosa di molto vasto e condiviso, dove appaiono, di attimo in attimo, le esperienze che facciamo per mezzo del corpo (percezioni sensoriali) e della mente (pensieri e immagini…).
Ma ancora di più, durante la pratica di Vipassana, diventa direttamente piano piano evidente, che lo stesso corpo e la stessa mente e il mondo percepito attraverso di essi, appaiono in continuazione, in una qualche “cosa” che li illumina e li porta in evidenza.
È qui che risiede, il nostro io, prima che venga separato dal pensiero e separato in un piccolo spazio-tempo personale.
La profonda intimità dell’esperienza indivisa e indivisibile di noi stessi è in sé stessa la pace, la gioia, l’amore, la bellezza e la reale consapevolezza a cui tutti aneliamo. In questo momento storico di straordinariamente veloce trasformazione globale, noi e il mondo intero, abbiamo urgente bisogno di questo livello di consapevolezza – da scoprire, stabilizzare e diffondere – perché l’armonia regni sulla terra a favore di tutti e noi possiamo fare molto a questo riguardo.
Le nostre private reti neuronali e sinaptiche dei singoli cervelli sono in profonda relazione con quelle dei cervelli di tutti gli esseri della terra, specie in questa era di internet e di comunicazione globale, per cui ci influenziamo a vicenda nelle nostre menti e nel nostro sentire, in modo concreto, neurofisiologicamente comprovato, inaspettato e straordinario. Nel ritiro dal 5 al 14 Agosto avremo occasione di sperimentare insieme, nell’energia del Sangha (comunità dei ricercatori) la tecnica millenaria e autentica di Vipassana, così come insegnata da Sayagyi U Ba Khin e John Coleman e cercheremo anche di introdurci teoricamente nei processi più nascosti di noi stessi, in modo da fare un po’ spazio nella trama delle nostre convinzioni, così da avere un po’ di libertà per sperimentare quello che altrimenti escluderemmo per condizionamento.